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Parma: Pizzarotti e imprese scrivono a Conte, 'Forum Unesco non cambi sede'
Roma, 5 mar. (AdnKronos) - Il sindaco di Parma Federico Pizzarotti sul piede di guerra. Con lui le imprese del tessuto parmense, tra queste Mutti, Parmalat, Barilla, i Consorzi del Prosciutto di Parma e del Parmigiano Reggiano, Delicius, solo per fare il nome delle più rinomate. Sul tavolo la sede del IV Forum Unesco sulla cultura alimentare e sulle industrie culturali, inizialmente di 'casa' a Parma. Ma qualcosa è cambiato e il 26 febbraio, con una lettera indirizzata al sindaco ducale, il direttore generale per la promozione del sistema Paese presso il dicastero degli Affari esteri, Vincenzo De Luca, ha frenato sull'organizzazione dell'evento scorso a Parma, spiegando che il governo "ha ritenuto di approfondire l'intera questione del Forum e sta concludendo una riflessione, a livello politico, tanto sulle date più adatte per tenere questa iniziativa quanto sulle sedi più opportune". Uno stop che ha mandato su tutte le furie Pizzarotti e, più in generale, le imprese del territorio. Tanto più, viene fatto notare, che serpeggia il timore che dietro la frenata ci sia una ripicca dei 5 Stelle contro il sindaco ex grillino e ora tra i maggiori oppositori del Movimento. E così il sindaco, assieme all'assessore Cristiano Casa e al tessuto parmense, hanno deciso di investire il premier Giuseppe Conte della questione, con una lettera inviata oggi al presidente del Consiglio in cui, tra l'altro, viene sottolineato come "un improvviso cambio di sede, oltre a risultare inspiegabile, rischia di causare un danno d'immagine alla città e al Paese", si legge nella lettera in possesso dell'Adnkronos.