Le protagoniste
Erika Stefani e Barbara Lezzi, lo scontro tra le ministre sull'autonomia. Chi vincerà la battaglia
Matteo Salvini e Luigi Di Maio hanno affidato la battaglia per le autonomie, almeno dal punto di vista mediatico a due ministre: Erika Stefani della Lega e Barbara Lezzi del Movimento 5 stelle. La prima è la titolare del dicastero degli Affari regionali e delle Autonomie. La seconda guida il ministero per il Sud. Leggi anche: "L'Autonomia? Ma se...". Gola profonda dal Tesoro: perché Tria temporeggia con Salvini Come si preparano ad affrontare la partita le due ministre, si chiede il Corriere della Sera che sottolinea che per entrambe si tratta di una occasione politica. Di fatto la Lezzi è un po' alla sua partita finale. 46 anni, nel 2013 viene eletta al Senato con i grillini e finisce subito sui giornali per aver assunto come assistente parlamentare la figlia del suo compagno. Poi nel 2016 diventa mamma e da vicepresidente della commissione Bilancio di Palazzo Madama dice che il Pil, nel secondo trimestre 2017, è aumentato "perché ha fatto molto caldo" e tanti italiani sono corsi ad accendere i condizionatori. Promette di chiudere l'Ilva e di impedire la costruzione del Tap. Ma non è andata così. E ora sull'autonomia i grillini frenano perché non è gradita al Sud dove il M5s prende più voti. E si gioca molto anche la Stefani. Vicentina, 48 anni, avvocato, questa è la sua occasione: "Il progetto di rendere autonome le Region è nel contratto con il Cinque Stelle: e i contratti, per quanto ne so, si rispettano". La Lezzi la frena: "In realtà non c' è ancora alcuna intesa nel governo". Lei è quella che voleva aprire il Parlamento con un apriscatole. Ma finora non è andata così.