Spappolato e furibondo

Regionali Sardegna, il candidato M5s Desogus demolisce Di Maio: "E chi lo ha sentito. Rispetto a Salvini..."

Davide Locano

Lo spoglio elettorale delle regionali in Sardegna prosegue a rilento, ma sin da domenica sera un dato è chiarissimo: il M5s è stato fatto a pezzi, crollato in modo imbarazzante rispetto al 42% preso sull'isola alle politiche dello scorso anno. Nel momento in cui viene scritto questo articolo, dopo lo scrutinio di 341 sezioni su 1840, il candidato pentastellato Francesco Desogus era alla miserrima quota dell'11,17 per cento. Un'assoluta Caporetto per il M5s e Luigi Di Maio, molto peggio anche rispetto alle già catastrofiche previsioni dei sondaggi. E mentre lo spoglio proseguiva, Desogus ha rotto il silenzio. Con parole di rara mestizia: "Sapevo sin dall'inizio che sarebbe stata difficile... mi stava bene anche un secondo posto. Però l’importante era fare un buon risultato ed entrare in Consiglio regionale". Difficile credergli, considerato - lo si ribadisce ancora una volta - il risultato ottenuto dai pentastellati alle politiche. Leggi anche: Minzolini, profezia da funerale su M5s e Di Maio Ma tant'è, analizzando la performance disastrosa del suo partito, Desogus aggiunge: "L’unico rammarico che ho è che io non sono un animale politico... non siamo politici di professione. Io sono una persona venuta dal nulla, mentre chi ha avuto la sua esperienza amministrativa, fa radio, teatro, ha qualità che trovano più appeal. Non posso certo paragonarmi a Salvini". E su questo, ci sono pochi dubbi. Dunque gli viene chiesto se ha sentito Di Maio nelle ultime ore: "Lui non l’ho sentito ma alcune persone del suo staff mi hanno chiamato ieri notte". Insomma, Di Maio non ha avuto neppure gli attributi di chiamarlo: la dice lunga su come stia vivendo queste ora. Si aspettava dal M5S maggiore sostegno nelle fasi decisive della campagna elettorale? "Le richieste di presenza a Roma le abbiamo fatte, non è che non sia venuto nessuno. Giulia Grillo, Toninelli, Bonisoli, Lezzi, anche Conte... Se questo viene rapportato a Salvini c’è una differenza. Nonostante sia ministro dell’Interno, nell’ultima settimana Salvini ha passato più giorni in Sardegna che al ministero. Di Maio è ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, vicepremier e capo politico: ha già tanti impegni", ha concluso sornione. Ma il messaggio è chiarissimo: si è sentito scaricato da Di Maio.