Rottura

Paolo Savona, la frase rubata: "Con questi qui al governo...". Ecco perché non è più ministro

Davide Locano

Si torna a parlare di Paolo Savona, ormai ex ministro per gli Affari Europei, ora dirottato alla Consob. Ministro in primissima linea quando il governo muoveva i primi, dunque sempre più critico e defilato. E qualche elemento in più sul passaggio dal ministero all'autorità di vigilanza sulla Borsa lo offre Augusto Minzolini, che in un retroscena pubblicato su Il Giornale dà conto di alcune parole - pesantissime - parole pronunciate proprio da Savona. Minzo premete che "deluso ed amareggiato", Savona aveva da tempo maturato la decisone di mollare il ministero. Dunque aggiunge che dieci giorni fa l'ex titolare degli Affari Europei aveva spiegato ad un influente porporato: "Avevo l'ambizione di fare come Truman, un piano Marshall del Nord per il meridione, ma con questi non si riesce a combinare granché: per cui ho sempre la lettera di dimissioni in tasca. Pronta all'uso". Lettera che però, alla fine, non ha usato (delle sue possibili dimissioni, in effetti, se ne è parlato molto a lungo). Il passo indietro non è stato necessario perché il governo gialloverde, come detto, ha scelto di dirottarlo alla Consob. E di fronte alle parole consegnate al "porporato", se confermate, non si fatica a comprendere le ragioni che avrebbero spinto l'esecutivo ad assecondarlo. Leggi anche: "Perché se ne è andato": Berlusconi, la rivelazione su Savona