Cosa non torna
Tav, Giulia Bongiorno smonta i grillini: "Cosa non torna in quella relazione"
Il ministro della Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno è tornata a parlare della Tav commentando la contestatissima analisi costi-benefici a matrice ultra-grillina. La Bongiorno ne ha parlato a Tgcom24, dove non ha nascosto di nutrire parecchi dubbi sul documento ma, al contempo, si è detta molto fiduciosa su una prossima ottima sintesi politica. L'analisi voluta dal ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli e condotta da una commissione di esperti (che in parte la ha rigettata), è stata accusata d'essere incompleta, soprattutto dal fronte pro-Tav. Ora il ministro Bongiorno, senza tanti giri di parole, ha sottolineato come tutto, secondo lei, si basi sui parametri utilizzati nei documenti tecnici, dunque "tanto più è oggettivo un parametro di riferimento, quanto più sarà corretta la conclusione". Leggi anche: Giulia Bongiorno, la proposta per ribaltare la magistratura Ben consapevole del fatto che, spesso, accanto a un parere tecnico esista una contro-consulenza e relazione, ha rivelato di aver letto molto bene il documento e, soprattutto alla luce dei dati scientifici, si è sentita in dovere di commentare in questo modo: "Devo dire che non sono né poche né lievi le perplessità che suscita". Nonostante i dubbi però, la Bongiorno è certa di attendersi un'efficace sintesi politica. Infatti, ha spiegato che "l'ottimismo nasce dal fatto che anche su altre importanti questioni le posizioni con il M5s erano opposte, ma poi si è arrivati a un punto di incontro". Ottimista, dunque, circa l'ipotesi che alla fine la Tav si faccia?