La crisi francese

Sergio Mattarella furioso con Giuseppe Conte per la crisi francese: perché non gli ha telefonato

Matteo Legnani

I due alla fine si sono visti, stamattina 9 febbraio alla cerimonia per il ricordo delle vittime delle foibe. Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha stretto la mano al premier Giuseppe Conte. Com'era ovvio che fosse, in un evento ufficiale di Stato. Ma il chiarimento, la telefonata, non c'è stata. Quella che in molti si aspettavano da parte di Mattarella a Conte dopo il casino combinato dai suoi due vice Di Maio e Salvini sui rapporti con la Francia. Parole a sproposito, vere e proprie gaffe, formule diplomatico-istituzionali mandate gambe all'aria: Luigi Di Maio e Matteo Salvini, negli ultimi giorni, hanno mostrato tutta la loro pochezza nel gestire qualcosa di evidentemente più grande di loro. Certo, Conte era impegnato in una serie di visite di Stato all'estero. Ma, come spiega oggi La Stampa, è probabile se non certo che il presidente francese Emmanuel Macron si aspettasse una telefonata chiarificatrice da parte di Conte, che invece non è avvenuta. E se l'aspettava, quella telefonata di Conte all'Eliseo, anche Mattarella, che sarebbe rimasto assai deluso, se non addirittura irritato, dalla sfuggevolezza del presidente del Consiglio in una fase tanto delicata dei rapporti tra il nostro Paese e uno dei principali partner politici ed economici. Per questo, Mattarella, a sua volta, la telefonata che in molti si aspettavano, a Palazzo Chigi non l'ha fatta. Un modo per "punire" il premier. Chissà che, dopo la stretta di mano di oggi, le cose non si chiariscano e la vicenda abbia un cambio di passo. Leggi anche: Mattarella, messaggio disperato a Moavero per ricucire con la Francia