Bomba-Diciotti
Porta a porta, Alessandro Di Battista fa cadere il governo: "Il M5s voterà sì al processo contro Salvini"
Sì al processo a Matteo Salvini, no alla Tav. È Alessandro Di Battista, ospite di Bruno Vespa a Porta a porta, a svelare la vera anima del Movimento 5 Stelle e a inguaiare Luigi Di Maio, lanciando granate sulla già precaria stabilità del governo M5s-Lega. "Salvini non lo conosco adeguatamente, ci siamo visti due volte - spiega Dibba nel salotto di Raiuno -. Non provo antipatia verso di lui, ma l'Italia si sta trasformando in una Repubblica fondata su Salvini, non sul lavoro. Il sistema mediatico l'ha scelto Salvini, un giorno come statista, un giorno no". Leggi anche: Diciotti e Salvini, il voto segreto che può inguaiare Di Maio in Senato Quando Vespa scende nel dettaglio, chiedendo se i 5 Stelle voteranno a favore del rinvio a giudizio, la situazione si scalda: "Io credo proprio di sì, io ho semplicemente suggerito al premier Conte di fare un atto formale. Poi cercheremo una soluzione tutti insieme, mancano due settimane, si mettano intorno a un tavolo Salvini, Di Maio, Conte e Toninelli per trovare una soluzione che rafforzi il governo". Il punto è cruciale: in una lettera al Corriere della Sera, Salvini ha spiegato che se sul caso Diciotti i 5 Stelle voteranno sì alla richiesta di rinvio a giudizio del Tribunale dei ministri ne andrà della stabilità del governo. Per questo motivo Di Maio ha ritrattato la posizione grillina, favorevole al processo, annunciando il voto contrario per salvare l'esecutivo. Il problema è che molti grillini, Di Battista in testa, non vogliono abbandonare la loro indole manettara e la posizione di "correità" rivendicata dai ministri grillini sul caso Diciotti potrebbe non bastare. "Consiglio a Salvini di rinunciare all'immunità - chiosa Di Battista -, allo stesso tempo credo che politicamente il governo debba assumersi in maniera formale questa responsabilità". Ciliegina sul pasticcio-Dibba arrivano le frasi sulla Tav: "Quando sono tornato per portare avanti delle battaglie e mi sono riunito con Di Maio, non dico che ho posto delle condizioni ma ho detto che ritengo la questione No Tav prioritaria. Per me non esiste alcun progetto alternativo: io chiedo che il no alla Tav venga dato il prima possibile". Chissà cosa ne penserà Salvini.