Le spine di Giggino

Alessandro Di Battista mina vagante: così ha fregato Di Maio, cosa vuole fare ora

Matteo Legnani

Luigi Di Maio è sempre più "accerchiato" all'interno del Movimento 5 Stelle. All'inizio era solo Roberto Fico, con le sue "sparate" di sinistra, a fare da contro-capo nel Movimento. Negli ultimi giorni s'è aggiunto Beppe Grillo, con alcune uscite sul suo blog che hanno messo in difficoltà il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico, anche con l'alleato Salvini (vedi la legalizzazione della cannabis). E poi c'è il "caso" Alessandro Di Battista: un'incognita, per Giggino, lo definisce la Repubblica. Un rebus. Di Maio, al suo rientro dal Sudamerica, ha fatto di tutto per convincerlo a candidarsi alle Europee o per convincerlo ad accettare una candidatura come futuro commissario Ue. Ma Dibba ha rifiutato, preferendo mantenere quel ruolo di "battitore libero" che tanto atterrisce Giggino sia per l'imprevedibilità, sia perchè lui, Di Maio, a fare il "battitore libero" non è mai stato bravo. E nemmeno a essere "pop" come lo stesso Dibba e Matteo Salvini. Insomma Di Battista "sfugge" non lascia intendere dove andrà e cosa farà. Lo stesso viaggio in Congo non si sa bene quanto durerà (Repubblica scrive che per 9 grillini su 10 durerà più di due settimane), ma una cosa è certa: Di Maio spera che duri il più a lungo possibile. Leggi anche: Alessandro Di Battista, il retroscena: come vuole "usare" Di Maio prima del voto