Lamentosa
Maria Elena Boschi, manovra: cosa si spinge a dire prima dell'arrivo del maxi-emendamento alla Camera
Dura la vita. Pensate un po', a Maria Elena Boschi tocca persino lavorare. Che mondo infame. L'ex sottosegretario si lamenta su Facebook: "Si rientra a Roma perché da domani riprenderà la farsa dell’esame in commissione delle legge di bilancio, ormai immodificabile. Siamo tutti presi dal metodo vergognoso usato in Senato, ma attenzione: entrare nel merito sarebbe anche peggio!". Maria Elena dimostra di essersi impegnata: "Studiando il testo del maxi emendamento si scopre finalmente chi paga per la manovra del popolo: chiaramente il popolo! Innanzitutto il mondo del no profit: 118 milioni nel 2019 che crescono negli anni seguenti, grazie alla tassa sul terzo settore Salvini/Di Maio; poi, il mondo delle imprese: grazie all’abolizione Salvini/Di Maio del credito di imposta Irap e del credito di imposta su investimenti per beni strumentali, le imprese dovranno rinunciare a 317 milioni nel 2019 che aumentano negli anni successivi". Per approfondire leggi anche: Boschi, Morani e i renziani: indiscreto da brivido La Boschi prosegue: "Non parliamo dell’aumento dell’Iva dal 2020 e anche delle accise delle benzina, perché quelle riguardano proprio tutti; 100 milioni arrivano nel 2019 dal rinvio delle assunzioni nella Pubblica Amministrazione, con buona pace dei giovani; rinvio di buona parte degli investimenti: 700 milioni nel 2019, ma tanto si sa che strade e ponti non servono nel nostro Paese, no?". Non vi annoiamo oltre, perché Maria Elena ha pubblicato una tabella. Che secondo lei parla più di mille parole.