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Conte: "Deficit al 2,04%" L'Ue: "Buoni progressi"

AdnKronos

Roma, 12 dic. (AdnKronos) - "Buoni progressi". L'incontro a Bruxelles sulla manovra economica tra il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, e il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, registra dei passi avanti. Juncker, riferisce un portavoce della Commissione, "ha ascoltato attentamente il primo ministro Giuseppe Conte e gli argomenti che ha presentato. Sono stati fatti buoni progressi, la Commissione ora valuterà le proposte ricevute questo pomeriggio. Il lavoro continuerà nei prossimi giorni". Nella manovra così come presentata alla Commissione Europea oggi, dice il premier Giuseppe Conte, annunciando a Bruxelles un "deficit al 2,04%" (video) e non come originariamente previsto "al 2,4%" ma le misure restano. "Le relazioni tecniche - afferma - ci hanno consentito un margine di negoziazione, perché abbiamo recuperato alcune risorse finanziarie. Eravamo stati molto prudenti. E queste risorse finanziarie le stiamo usando adesso per questa negoziazione in corso con la Commissione". Il premier garantisce comunque il rispetto degli "impegni presi, con particolare riguardo alle misure di riforma che hanno un maggiore impatto sociale: reddito di cittadinanza e quota 100, perché rispettiamo sia la platea dei destinatari che avevamo preannunciato sia gli importi di cui beneficeranno i destinatari". "Io sto lavorando per evitare all'Italia la procedura per debito - sottolinea -. Sono molto ambizioso, non mi sarei seduto al tavolo per un risultato minore". Reddito di cittadinanza e quota 100 "entreranno in vigore come è stato preannunciato: gli importi, la platea, non rinunciamo a nulla", ripete Conte di ritorno a Roma. Dopo la "riunione" con i due vicepremier Di Maio e Salvini di questa sera, giovedì tornerà a Bruxelles con il ministro dell'Economia Giovanni Tria, per continuare il confronto con la Commissione Europea sulla manovra, mentre fino a venerdì parteciperà all'Euro Summit. "Noi abbiamo fatto il massimo che potevamo con il 2,04" dicono fonti di Palazzo Chigi all'Adnkronos, rispondendo alla domanda se vi sia accordo tra governo italiano e vertici Ue sulla decisione di fissare l'asticella del deficit al 2,04%. "Ora c'è da sistemare" il tutto "dal punto di vista tecnico perché la proposta" alla Commissione Ue "è arrivata solo poche ore prima. E quindi va analizzata e verificata nel dettaglio". Nei vertici M5S, in queste ore decisive per la trattativa con Bruxelles sulla manovra, a quanto apprende l'Adnkronos c'è soddisfazione per la proposta messa sul tavolo europeo dal premier Giuseppe Conte. "Se non toccano reddito di cittadinanza e quota 100, va benissimo chiudere a 2,04". Dopo settimane difficili, si respira un cauto ottimismo, viene riferito. Intanto, il governo ha posto la fiducia alla Camera sul decreto fiscale. L'annuncio è stato dato dal ministro per i Rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta Riccardo Fraccaro. La votazione per appello nominale del ddl di conversione del decreto fiscale (già approvato dal Senato e in scadenza il prossimo 22 dicembre), avrà inizio giovedì alle 11.30, con dichiarazioni di voto dei rappresentanti dei gruppi a partire dalle 10. Seguiranno l'esame degli ordini del giorno e il voto finale sul provvedimento.