Tutti a casa

Luigi Di Maio, il M5s nel caos: "Qui dentro è una Bosnia", il crollo nervoso tra i grillini

Giulio Bucchi

Dopo il delitto perfetto alla Camera e la sfuriata con Matteo Salvini, a Luigi Di Maio non resta che prendere atto della situazione: "Non so che dire, qui dentro è una Bosnia...". Viene giù il M5s sotto i colpi dei dissidenti interni sul Dl Sicurezza e viene giù il governo grazie ai 36 franchi tiratori della Lega sul Dl Anti-corruzione. Leggi anche: Conte, Salvini e Di Maio, vertice d'urgenza a Palazzo Chigi sulla "porcata" "Lo sapevo che andava a finire così, c'erano tutti i presupposti; voglio proprio vedere come ne esce Luigi con Salvini", spiega al Quotidiano nazionale una deputata grillina "di alto rango". I retroscena descrivono il capogruppo M5s a Montecitorio Francesco D'Uva come "imbestialito", a suon di urla. "Quello che è accaduto oggi in aula è un fatto gravissimo. Così non si va avanti, noi non salviamo i furbetti dalla galera. Chi ha votato sì a un emendamento che va a favore dei delinquenti si sta assumendo una responsabilità enorme. Il provvedimento deve passare così come è o salta tutto".