politica
Pd, parte il congresso
Roma, 16 nov. (AdnKronos) - Oggi con l'assemblea dell'Ergife si apre ufficialmente il congresso del Pd. Ci saranno i candidati già in campo e quelli che ancora non hanno sciolto la riserva, come Marco Minniti e Maurizio Martina che, da segretario uscente, chiuderà la fase aperta dopo le dimissioni da Matteo Renzi dopo la sconfitta del 4 marzo. Interverrà anche Frans Timmermans, candidato della famiglia dei Socialisti e Democratici alla presidenza della Commissione europea alle prossime elezioni del maggio 2019, la prima prova (oltre le amministrative) che dovrà affrontare il nuovo segretario. Gli interventi e quindi il dibattito. E non è escluso che il tema dei tempi del congresso possa essere uno degli argomenti di discussione. C'è chi vorrebbe accelerare. Ma l'orientamento sembra quello di confermare l'ipotesi di primarie tra fine febbraio e primi di marzo. Di questa idea è anche Nicola Zingaretti, il candidato 'forte' al momento in campo. Ma anche l'area renziana è di questo avviso. "La data preferibile sarebbe quella dell'ultima domenica di febbraio". Anche perché non è scontato che dai gazebo esca un vincitore e nel caso nessuno superi il 50 per cento, dovrà essere convocata l'assemblea e lì eleggere il segretario. Un'ipotesi che Zingaretti respinge: "Il congresso si fa per scegliere il segretario, io sono fiducioso e mi batterò perché sia cosi. Sono ottimista". Intanto, domani Minniti dovrebbe ufficialmente candidarsi e dovrebbe annunciare, secondo quanto viene riferito, il ticket con la 'renzianissima' Teresa Bellanova che ha infiammato sia Salsomaggiore che l'ultima Leopolda: "A quelli che dicono che dobbiamo chiedere scusa rispondo: di cosa?" disse Bellanova a Firenze facendo scattare la standing ovation in sala. Un modo per tenere unita l'area, insomma, vista la freddezza da parte di alcuni esponenti dem molto vicini a Renzi, sul nome di Minniti. E una garanzia per la componente. Sebbene ci sia chi non è del tutto d'accordo con il ticket con Bellanova. Ironizza Antonello Giacomelli: "Non so se sarà davvero così, in quel caso immagino che almeno il coordinatore della campagna sarà una persona che proviene dalla sinistra.. così, giusto per una rappresentazione equilibrata della piattaforma congressuale...". Ma, a quanto viene riferito, l'operazione sarebbe ormai definita e l'annuncio del ticket dovrebbe essere accompagnato anche da un documento di sindaci a sostegno. E non solo. Dalla prossima settimana inizierà anche la raccolta firme tra i gruppi di Camera e Senato. Con Minniti-Bellanova dovrebbe schierarsi "oltre il 60 per cento" dei parlamentari, è la previsione dei renziani. "Ci mancherebbe - dice Paola De Micheli, punto di riferimento in Parlamento per la candidatura di Zingaretti - le liste le ha fatte Renzi... Noi stiamo seguendo un'altra impostazione, tutta sul territorio. Siamo ormai a 500 amministratori locali per Zingaretti" e di questi sono "oltre 230 i sindaci". Nei prossimi giorni dovrebbe sciogliere la riserva anche Martina. "Ho il dovere di portare il Pd all'Assemblea nazionale di domani garantendo equilibrio e unità come ho fatto in tutti questi mesi di lavoro. Poi farò le mie valutazioni che non saranno mai solo personali ma collettive", ha detto ieri Martina. Oggi all'Ergife alle 16:30 si riunirà la Direzione per eleggere la commissione congresso, l'organismo che reggerà il Pd fino all'elezione del nuovo segretario.