Sul podio anche Casini
Casta, i più pagati di sempre: vince Napolitano
E' in cima alla classifica dei politici (viventi) che più ci sono costati nella storia dell'Italia repubblicana. Giorgio Napolitano, il presidente della Repubblica, chi altro se non lui. 13,6 milioni di euro: tanto ha guadagnato re Giorgio in 60 anni di politica. Un po' il Totti della Casta: una carriera lunga e sempre ai vertici. Re Giorgio ha passato più di quaranta anni in Parlamento, poi è stato ministro, eurodeputato, senatore a vita e, da 8 anni, è inquilino del Quirinale. E il totale dei soldi che Napolitano ha guadagnato con il suo impegno è approssimato per difetto: è il risultato della moltiplicazione dell'attuale emolumento guadagnato da un deputato (228mila euro lordi l'anno) per gli anni di politica. Ma non conta tutte le indennità e i privilegi di cui ha beneficiato Napolitano al Viminale come nelle altre cariche di prestigio che ha ricoperto. Con lui podio - Sul gradino più alto del podio Re Giorgio, ed è giusto che un monarca primeggi. Ma ai vertici della classifica (stilata dal Fatto Quotidiano) spiccano due nomi non proprio di primissimo piano. Al secondo posto c'è Francesco Colucci da Brindisi, sindacalista classe 1932, deputato Pdl, alla Camera (con qualche interruzione) dal 1972. I suoi 34 anni di servizio alla Repubblica gli sono valsi 7,8 milioni di euro. Terzo in graduatoria è il sempreverde Pier Ferdinando Casini: il segretario Udc, l'eterno ragazzo che ha messo per la prima volta piede in Parlamento nel 1983, ha guadagnato in tutto 6,9 milioni di euro. Gli altri - Pari merito con Casini è Altero Matteoli: l'ex ministro dei Trasporti s'è messo in tasca negli ultimi 30 anni di attività politica 6,9 milioni di euro. Seguono la democratica Anna Finocchiaro (5,9 milioni) e il senatur Umberto Bossi (5,1 milioni). Ha già inserito la freccia del sorpasso Maurizio Sacconi, distante solo 100mila euro dal fondatore della Lega Nord. Chiudono ex aequo la graduatoria tre pezzi da 90 degli ultimi governi Berlusconi: Maurizio Gasparri, Ignazio La Russa e Carlo Giovanardi hanno incamerato 4,9 milioni di euro in 21 anni di vita istituzionale.