politica
Salvini: "Sciacalli si rassegnino"
Roma, 7 nov. (AdnKronos) - Nodo prescrizione, slitta ancora l'atteso vertice tra Giuseppe Conte e i due vicepremier, Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Avrebbe dovuto tenersi ieri sera alle 21, ma per ora non ce n'è traccia in agenda. "La commissione Giustizia - anticipano fonti di governo 5 Stelle all'Adnkronos - ha approvato il calendario dei lavori. Quindi si procede positivamente". Ma l'accordo sulla prescrizione "al momento non c'è". Il vertice tra i tre, riferiscono autorevoli fonti di governo, "si terrà tra stasera e domani. Non c'è fretta". Più domani, probabilmente, visto che il premier Conte, interpellato sul giorno dell'incontro, ha detto nel pomeriggio: "Vertice? Stasera c'è la Roma...". Se è vero che l'esecutivo si trova in stallo sulla prescrizione deve essere altrettanto chiaro che "il governo non è assolutamente a rischio". A rassicurare gli elettori sulla tenuta della maggioranza era stato questa mattina Matteo Salvini, seguito poi all'ora di pranzo e dopo l'approvazione al Senato del dl Sicurezza dal vicepremier Luigi Di Maio. L'esecutivo, assicurava il leader del Carroccio in mattinata, "manterrà uno per uno tutto gli impegni presi con gli italiani, punto. Con buon senso e umiltà, si risolve tutto". "La prescrizione? Io - aggiungeva - sono abituato a rispettare gli impegni presi. Nel contratto di governo c'è la riforma della giustizia e la riforma prescrizione. L'unica cosa che non voglio è che ci siano processi eterni. La prescrizione va cambiata ma io voglio una giustizia che abbia tempi certi. Sono sicuro che troveremo una quadra". E Salvini allargava addirittura l'orizzonte: "Io sono più ambizioso, rispetto a quello che c'è nel contratto di governo, io voglio una riforma complessiva della giustizia" perché "la prescrizione è un ingranaggio di una macchina che non funziona", dice, aggiungendo che "servono tempi certi e punizioni certe e assoluzioni certe, fra persone di buon senso la soluzione si trova, Pd e Forza Italia dovranno aspettare tempi migliori". "Si rassegnino gli sciacalli, questo governo continuerà a lavorare per cinque anni", ha rilanciato. E mentre i 'ribelli' del M5S abbandonavano l'Aula durante il voto di fiducia al dl Sicurezza, il leader pentastellato Luigi Di Maio lanciava parole di distensione in diretta su Facebook: il ddl anti corruzione "è nel contratto di governo, un contratto a cui noi siamo leali come M5S e su cui non ho ragione di dubitare sulla lealtà di tutto il governo, perché quel contratto, se portato a compimento, cambierà l'Italia e io non vedo l'ora" di farlo. Dal canto suo Di Maio si è detto poi "sicuro che sulla prescrizione raggiungeremo il miglior accordo possibile per gli italiani all'interno della legge anticorruzione. La riforma della prescrizione è nel Dna del M5S", per questo, spiega ancora, "ci batteremo affinché possa arrivare in Aula settimana prossima". Lo stop alla prescrizione, continua Di Maio che nel corso di una diretta Facebook lancia l'hashtag #bastaimpuniti, "significa fermare furbetti. Basta impunità".