Il burocrate
Pierre Moscovici liquida Giuseppe Conte: "Io parlo con Giovanni Tria, l'Italia non può fare quello che vuole"
Ancora Pierre Moscovici, ancora un attacco all'Italia: lo scontro tra Roma e Bruxelles continua, colpo dopo colpo. Il tutto sempre sulla manovra economica licenziata dal governo e bocciata dalla Commissione Ue. "Gli italiani non possono fare quello che vogliono", ha affermato il commissario scatenando la reazione piccata del premier, Giuseppe Conte. Il presidente del Consiglio, oggi, era occupato nella conferenza stampa congiunta col primo ministro della Repubblica Algerina Democratica e Popolare, Ahmed Ouyahia. E nell'occasione non ha mancato di toccare tutti i temi caldi dell'attualità politica. Conte ha affermato che "nelle sedi appropriate ribadirò la nostra posizione" sulla manovra. Dunque, l'avvertimento ai burocrati europei: "Non voglio nemmeno pensare che la Commissione si lasci condizionare da argomenti di carattere politico". Leggi anche: Giuseppe Conte, l'irritazione di Matteo Salvini Parole, quelle di Conte, che hanno scatenato l'immediata reazione della Commissione. Sempre Moscovici ha aggiunto che il suo interlocutore privilegiato è Giovanni Tria, non il capo del governo. "Il mio interlocutore si chiama Giovanni Tria - ha detto Moscovici - sono persuaso che Tria abbia compreso che è necessario che l'Italia resti nelle regole e agisca nel quadro di queste regole, anche se sta a lui dirlo".