Parla il comandante grillino
Gregorio De Falco: "Non me ne frega niente di Luigi Di Maio. Ho tanti quei suoi messaggi..."
"Mi faranno un processo? Non me ne frega niente". Il comandante Gregorio De Falco, senatore grillino, si dice tranquillo: "Non mi pare che ci sia scritto da qualche parte che nel Movimento non c'è libertà di parola. O no?", spiega in una intervista a Il Corriere della Sera: "Fatemi vedere questo codicillo, che non me lo ricordo". E risponde al consigliere toscano Giacomo Giannarelli che in un whatsapp si appella al suon buon senso: "Ma quale buon senso, perché dovrei tirarmi indietro?". Leggi anche: "Forse serviva più esperienza". Il big dei 5 stelle asfalta Conte De Gregorio infatti potrebbe votare contro il decreto sicurezza: "Me lo ha scritto anche Di Maio in un messaggio: Gregorio, non fare cadere il governo. Ma scusate, pensate davvero che un governo possa cadere per De Falco? Sung nu fess? Con tutti i condoni, la Tap, la Tav, la Bce, pensate che caschi con i miei emendamenti?". Certo, continua, "dà fastidio che io parli. Non è bello saperlo, così come non è bello sentirsi dire che se voti contro è tradimento. Cosa ho tradito? Il programma? Il contratto? La Costituzione? Un asino, lo puoi costringere ad andare alla fonte, la fonte del diritto, ma non puoi costringerlo ad abbeverarsi". E rispetto a Matteo Salvini afferma: "Io sono stato un sostenitore del governo con la Lega. Perché noi eravamo al 32 per cento, loro al 17. Poi la realtà si è capovolta. Il problema non è Salvini, siamo noi. Che siamo gli azionisti di maggioranza e non ci facciamo valere".