Cosa bolle in pentola
Paolo Savona, primi attacchi dal governo al ministro: "Ma quante divisioni ha?", quello strano messaggino
Matteo Salvini e Luigi Di Maio vanno avanti e ribadiscono che "la manovra non cambia". L'ultima volta lo hanno ribadito ieri, martedì 9 ottobre, all'uscita di Palazzo Chigi dopo un importante vertice serale. La frase è servita, o così hanno sperato, a frenare lo spirito di iniziativa mostrato da Paolo Savona. Il titolare degli Affari europei, temendo per l'aumento dello spread, ha affermato che la manovra potrebbe essere modificata in caso di emergenza (ovvero, un differenziale vicino ai 400 punti base). Insomma, una inaspettata apertura dal ministro super-falco, piovuta nel corso delle registrazioni di Porta a Porta. Un'apertura che però non è piaciuta all'esecutivo: "Se cambiamo l'impostazione della manovra, tradiamo i nostri cittadini - ha tuonato il ministro dell'Interno -. Stiamo limando al centesimo per migliorare, lo facciamo per gli italiani, perché sono loro a chiederci di tirare dritto". Leggi anche: Esclusi i rappresentanti italiani dalla riunione targata Ue "Non arriverà ai 400 punti", ha rassicurato il governo gialloverde sullo spread. Insomma, Salvini e Di Maio hanno fatto muro: "Bankitalia, Commissione, Fmi e Corte dei Conti dov'erano quando l'Italia si impoveriva? - ha affermato il leader grillino - Non siamo a rischio, i mercati ci vogliono bene, molto più di tanti euroburocrati". E il vertice di martedì sera, riferisce il Corriere della Sera, è stato tranquillo e cordiale fino a quando sui telefonini dei partecipanti non è comparso un messaggio assai chiaro: "Quante divisioni ha Savona?". Mistero sul mittente, chiaro il significato: nel governo, ora, c'è chi dubita anche di Savona. C'è però da ricordare che la puntata del programma condotto da Bruno Vespa si è tenuta al culmine di una giornata nera per i mercati. Lo spread ha infatti toccato i massimi dal 2013 per poi scendere a 298 punti base con un rendimento del 3,2 per cento. Numeri che offrono una precisa chiave di lettura alle parole di Savona.