Ministro "commissariato"
Danilo Toninelli, troppe gaffe in tv e sui social: Luigi Di Maio gli affianca un tutor
La gaffe sul "tunnel del Brennero" (che non esiste ancora) è solo la ciliegina sulla torta di quattro mesi alla guida del ministero delle Infrastrutture disseminati di figure di palta (per non dire altro). Quattro mesi in cui Danilo Toninelli ha fatto di tutto per far saltare i nervi a Luigi Di Maio, partendo da quel selfie sorridente con la moglie al mare postato su Instagram appena una settimana dopo la tragedia del ponte Morandi e poche ore dopo i funerali delle vittime. In quel caso si era giustificato di averlo fatto con in testa "l'amore per la famiglia". Poi c'è stata la foto in posa sorridente davanti al plastico del ponte crollato nello studio di Porta a Porta. Ma, come riporta la Repubblica, secondo fonti accreditate del Movimento 5 Stelle, Di Maio sarebbe andato su tutte le furie il 15 settembre, davanti all'immagine Instagram di un nuovo taglio di capelli del ministro con la didascalia "ho deciso di revocare la revoca al lio barbiere". Lì, un pensiero di ben altra revoca deve aver attraversato la mente di Di Maio e la sfuriata deve essere stata da shamppo (per restare nella tricologia), visto che la didascalia è sparita poche ore dopo, non prima, però, di essere stata coperta di insulti ed epiteti vari verso il suo artefice. Infine, ed è notizia di poche ore fa, la gaffe sul tunnel del Brennero. La goccia che ha spinto, dopo una sfuriata al telefono, e telefonate con Davide Casaleggio, i vertici del M5S alla decisione di affiancare a Toninelli un social media manager a tempo pieno per evitare sul nascere altre scivolate. Commissariato su Facebook, Twitter, Instagram. Per ora, più ancora che tria, è lui il punto debole della squadra di governo. Leggi anche: Danilo Toninelli, al tg va in onda il disastro sul tunnel del Brennero / Video