Vilipendio del capo dello Stato
Umberto Bossi come Silvio Berlusconi, sconterà la pena ai servizi sociali
Un anno e 15 giorni di reclusione per aver vilipeso il capo dello Stato Giorgio Napolitano, con l'ordine di carcerazione che è arrivato lo scorso 26 settembre. La storia del fondatore della Lega Umberto Bossi, 77 anni, finirà dietro le sbarre per aver dato del "terùn" al presidente della Repubblica? La contestuale emissione di un decreto di sospensione della pena da parte del sostituto procuratore di Brescia, Gian Paolo Volpe, ha evitato la prigione negli ultimi quindici giorni al senatore del Carroccio. Bossi, infatti, dopo l'ictus che lo ha colpito nel 2004 ha un braccio ormai quasi fuori uso, difficoltà a camminare e in parte anche a parlare e bisognoso di assistenza medica costante, ragion per cui può accedere a una delle misure alternative al carcere. E oggi, 10 ottobre, il suo legale Domenico Mariani, chiederà per lui l'affidamento in prova ai servizi sociali, formula che consentirà al Senatùr di proseguire, almeno in parte, l'attività politica a Palazzo Madama. Leggi anche: Napolitano "terrone". Umberto Bossi condannato per vilipendio: quanto gli hanno dato