il retroscena

Paolo Savona, Augusto Minzolini: "E' il dottor Stranamore della ridicola guerra italiana in Europa"

Cristina Agostini

"Non basterebbe ha spiegato neppure il 3,5%. Sono sulla Luna. Il problema non è Giovanni Tria, il vero dottor Stranamore del governo è Paolo Savona. Lui dice ai grillini quello che vorrebbero sentirsi dire, al di là della realtà". A sbottare, secondo quanto riporta Augusto Minzolini in un suo articolo su il Giornale, è Fabrizio Cicchitto. Il ministro per gli Affari Ue insomma farebbe la parte di quello che pur di accontentare il M5s sarebbe disposto a dire qualsiasi cosa.  Mentre il ministro dell'Economia, continua Minzolini, ha fatto "rientrare tutta la lista della spesa del governo gialloverde nel rapporto deficit-Pil al 2,4%", "roba da premio Nobel". Anche perché, spiega, "è partito dalla premessa che il governo precedente ha sforato del 2%. Per cui resterebbe solo lo 0,4% per cancellare la Fornero, attuare l'intervento fiscale promesso dalla Lega e abbozzare il reddito di cittadinanza". Leggi anche:  Il retroscena: Savona e la "svolta europeista"? Chi trema nel governo E in fondo, aggiunge Minzolini, proprio Savona lo aveva già detto al direttore della rivista il Nodo di Gordio: "Abbiamo lanciato il guanto di sfida alla vecchia Europa. Ora dobbiamo vincere la guerra, perché guerra sarà". E Giorgio La Malfa, da 50 anni amico fraterno di Savona, lo difende e infierisce su Tria: "L'analisi con cui Paolo difende la manovra ha un senso, ma al ministero dell' Economia c' è Tria che ha detto il contrario fino a due giorni fa. Per essere credibili Tria non dovrebbe essere più là". Insomma, conclude Minzolini, "il governo è partito per la guerra a Bruxelles impreparato, diviso e confuso".