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Migranti: Fava, non è tempo di moral suasion, intervenga Mattarella
Palermo, 23 ago. (AdnKronos) - "Vorrei che ci fosse un passo del presidente della Repubblica, non di moral suasion, non è più tempo del garbo con cui 'si manda a dire a'. Bisognerebbe che il presidente della Repubblica, che è il capo delle forze armate e il più alto garante della legalità costituzionale ricordasse che la Costituzione vale anche per il signor Salvini, che l'articolo 13 impedisce a chiunque, anche al ministro dell'Interno della Lega, di privare della libertà fisica senza un ordine dell'autorità giudiziaria motivato qualunque cittadino a prescindere da quale sia il timbro che ha sul passaporto". A dirlo è il presidente della commissione Antimafia dell'Assemblea regionale siciliana, Claudio Fava, salito oggi a bordo della Diciotti, ormeggiata da lunedì scorso al porto di Catania. "Tutto questo non sta avvenendo - aggiunge - e devo dire che non avviene anche per il silenzio, che considero altrettanto colpevole, di forze politiche che avrebbero qualcosa da dire". Fava si dice "lieto" delle parole del presidente della Camera Roberto Fico: "Condivido le cose che ha detto - spiega - Mi stupisce e mi intristisce il silenzio, tranne poche eccezioni, dei suoi compagni di partito in Sicilia su una vicenda che li riguarda direttamente innanzitutto perché parliamo dei porti siciliani. Non hanno ritenuto di dire una parola sul destino di queste persone e di profonda, assoluta, radicale dissociazione dalle cose che dice il ministro dell'Interno" conclude Fava.