Parla il ministro della Pubblica amministrazione

Giulia Bongiorno: "Assenteismo, colpiremo i dirigenti che tollerano"

Cristina Agostini

"E' indispensabile che nella lotta all'assenteismo si vada avanti senza se e senza ma colpendo non solo i dipendenti che si assentano ma anche chi avrebbe dovuto controllare e non lo ha fatto". Giulia Bongiorno in una intervista al Messaggero annuncia che il governo sarà inflessibile. Perché l'assenteismo "è un doppio tradimento: si tradisce la collettività e si tradiscono i dipendenti che con sacrificio, attenzione, correttezza, diligenza fanno il proprio dovere".  Leggi anche: "Non dovete mai andare all'ultimo appuntamento". Bongiorno, dettaglio decisivo Insomma, ci sarà una stretta anche sui dirigenti: "Se l'assenteismo è cronico e dura mesi e anche anni, non è possibile che i responsabili non abbiano notato nulla. Se in alcuni uffici pubblici i dipendenti lavorano senza motivazione è anche perché talvolta devono lavorare per chi si assenta ingiustificatamente". Insomma, "vanno messe in campo misure per responsabilizzare innanzitutto i dirigenti che in certi casi non possono non sapere ciò che accade nei loro uffici". La Bongiorno vuole colpire pure "con le sanzioni. Ma credo anche nella necessità di creare deterrenti per prevenire il fenomeno. I controlli biometrici attraverso l'impronta digitale o l'iride non sono invasivi, sono compatibili con la legislazione sulla privacy e rappresentano il futuro, come già avviene in tantissimi istituti privati. E come già avviene alla Camera".  La legge Madia, conclude il ministro, "è sicuramente un passo avanti ma presenta evidenti limiti. Sui provvedimenti disciplinari, per esempio, servono tempi più stringenti. Qualche correzione sarà certamente fatta e gli interventi maggiori andranno realizzati sulla prevenzione e sulla responsabilizzazione dei dirigenti. L'obiettivo è duplice: intervenire prima che il reato sia stato consumato e creare un sistema in cui il servitore dello Stato sia valorizzato".