La fine dei dem

Il consigliere di Savona: "Sì, con lui il Pd è morto". Minzolini: la frase rubata

Cristina Agostini

Il Pd si avvia sempre più velocemente verso la fine. Ossessionato da Matteo Renzi, prima perché c'era e ora perché non è più segretario, il partito democratico non riesce a uscire dall'impasse. Come scrive Augusto Minzolini in un retroscena su il Giornale, qualsiasi cosa l'ex premier dica diventa oggetto di polemica: "Finché rompe le scatole", spiega uno dei leader della minoranza, Andrea Orlando, "continueremo a parlare di lui. Tanto non fonda un altro partito: non ha spazio". Leggi anche: "L'hai sentito il ghanese?". Da godere: la leghista Borgonzoni polverizza Romano "La verità è che se non parlano di lui", risponde la renziana Alessia Morani, "non sanno di cosa parlare, non esistono". "C'è troppa eterogeneità nel Pd", si lamenta Luigi Marattin, "tutta questa roba insieme non ci sta. Sarebbe meglio ammetterlo". E "Con la conferma di Maurizio Martina", confida a Minzolini il consigliere di Paolo Savona, Antonio Rinaldi, "il Pd è finito".