Sogni e realtà

"Matteo Salvini, attento: ecco come puoi bruciardi". Dal big di Forza Italia la profezia letale sulla Lega 

Giulio Bucchi

"Non credo che Lega e M5s possano dar vita ad un'alleanza stabile". Andrea Cangini, neo-senatore di Forza Italia e capogruppo azzurro in Commissione Coltura a Palazzo Madama, scrive al Tempo per lanciare quello che somiglia molto a un avvertimento a Matteo Salvini. Innanzitutto, occhio all'alleato di governo "perché i grilli ni non hanno radici né cultura politica. Sono canne piegate dal vento dell'insofferenza popolare. Si piegano a destra, si piegano a sinistra, per poi fatalmente raddrizzarsi nella loro consueta indeterminatezza". È vero, spiega Cangini, che il populismo va oltre destra e sinistra, ma "si tratta di una congiuntura, non di una nuova era". E sarà proprio la prova di governo a bruciare Salvini e Luigi Di Maio: "La difficoltà (in alcuni casi, l'impossibilità) di passare dalla teoria alla pratica logoreranno il consenso grillino e metteranno a dura prova il carisma di Salvini. Persino Mario Monti, persino Enrico Letta all'inizio della loro avventura di governo avevano più consensi di quelli riscossi oggi dal capo leghista. Consensi effimeri, presto dissolti". Salvini, sintetizza Cangini, "deve guardarsi dal replicare lo schema del Matteo che lo ha preceduto. Dimezzare i consensi come è accaduto a Renzi è facile, basta eccedere nelle promesse, nelle illusioni, nelle false aspettative. Aprire continuamente nuovi fronti politici serve al presente, ma pregiudica il futuro". Ed è proprio lo spazio del "realismo", conclude il senatore azzurro, che Forza Italia dovrà tornare a occupare, per non finire schiacciata dalla Lega.