Toto-poltrone
"Quotazioni a picco", il grillino impresentabile: perché Manlio Di Stefano non può entrare nel governo
C'è un grillino impresentabile, anche per il M5s. Neil toto-nomine (dopo i ministeri, è la grande partita di vice e sotto-segretari) a rimanere bruciato potrebbe essere Manlio Di Stefano, uno dei big pentastellati. Si diceva sicuro di finire a un dicastero, ora era in corsa per la Farnesina ma, come suggerisce il Giornale, è stato fregato dal suo stesso curriculum. Pro Assad, pro Hamas, pro Chavez, anti Israele e soprattutto pro Putin, anti Usa e anti Ue. È lui, non a caso, l'anello di congiunzione tra il Movimento 5 Stelle e Russia Unita, il partito dello Zar Putin. Dettagli che ne comprometterebbero la credibilità, secondo il sempre più democristiano Luigi Di Maio. Così crollano le quotazioni di Di Stefano e crescono all'improvviso quelle della ex fanta-ministra degli Esteri grillina, Manuela Del Re. Leggi anche: Grillini ridicoli, dove vogliono piazzare il signore di Mps