Le rilevazioni incrociate

Voto anticipato, lo tsunami dei sondaggi: Matteo Salvini gode, Luigi Di Maio travolto

Giulio Bucchi

Uno tsunami sulle elezioni balneari. I sondaggisti sono unanimi: di fronte all'ipotesi di voto il 29 luglio 5 agosto, è da mettere in preventivo un aumento dell'astensionismo del 10%, e svantaggi concreti per qualche partito in particolare. Secondo Enzo Risso, direttore scientifico di Swg, spiega al Messaggero, "se si andasse a votare a luglio, si passerebbe a un' affluenza del 63%". Per Carlo Buttaroni, presidente di Tecnè, "l'astensione inciderà soprattutto nelle fasce altissime e molto basse dell'elettorato, che potrebbero disertare per una percentuale che va da 2 all'8% sul totale della popolazione". Leggi anche: Sondaggio Mentana, la fine di Forza Italia Dato importante: Antonio Noto di Noto Sondaggi sottolinea come a pesare non siano tanto le ferie già prenotate quanto "la delusione o la reazione emotiva rispetto a quello che sta succedendo", a meno che non si arrivasse a ridosso delle urne in un clima di "emergenza nazionale" tale da richiamare l'elettorato a una grande prova di responsabilità. "Dipenderà - aggiunge Buttaroni - da come i partiti affronteranno questi due mesi e dalla reazione psicosociale di chi è andato a votare lo scorso 4 marzo facendo delle scelte per un cambiamento ed è stato deluso. E chi viene deluso non è detto che si ripeta". Secondo Risso, gli elettori più fedeli sarebbero i simpatizzanti della Lega, "che la rivoterebbero al 91%, quelli del Pd e M5s riconfermerebbero al 75%, solo il 55% invece per Forza Italia. La maggior parte di chi si astiene lo fa perché pensa che il voto sia inutile mentre il 19% tornerebbe alle urne se ci fosse un partito di sinistra". Secondo Fabrizio Masia di Emg Acqua, i più tentati dall'astensione sarebbero i giovani e i meno abbienti, fasce di elettori che il 4 marzo hanno premiato soprattutto il M5s. Altre cattive notizie per Luigi Di Maio.