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Renzi: "Terza Repubblica? Sembra la terza media"
Roma, 28 mag. (AdnKronos) - "Si andrà molto presto alle elezioni, frutto dell’incapacità di governare di Lega e Cinque Stelle" e "il Pd non deve perdere neanche un secondo a litigare, ma offrire un’alternativa credibile. Repubblicana". Lo scrive Matteo Renzi nella sua ultima enews. "Sarà una battaglia incredibile tra chi vuole uscire dall’Europa e chi vuole un’Italia forte ma dentro l’Europa. Sarà una battaglia tra chi combatte sulla base di fake news e chi porterà numeri, fatti, argomenti -spiega il senatore del Pd - Sarà una battaglia tra chi mette in discussione l’appartenenza atlantica dell’Italia e chi non vuole cambiare una linea di politica estera che l’Italia segue da 70 anni. Sarà una battaglia tra chi scommette sull’antipolitica e chi crede nella politica". Per Renzi, "se gli estremisti vinceranno l’imminente sfida elettorale il conto lo pagheranno le famiglie, i piccoli imprenditori, i giovani, i pensionati, il popolo. E non si deve aver paura di sfidare a viso aperto i diffusori di bugie spaziali. Loro hanno i social e i talk, noi dovremo chiamare a raccolta più persone possibili anche al di fuori della stretta cerchia politica. Da oggi deve partire il coinvolgimento di tante persone che vedono il rischio che l’uscita dalla casa comune europea distrugga il futuro dei nostri figli. Casa per casa, porta a porta, piazza per piazza". "Se l’Italia all’improvviso torna a rischiare non è colpa dell’arroganza di qualche cancelleria europea, ma dell’incompetenza di qualche aspirante statista italiano. Siamo più forti delle nostre paure. Rimettiamoci in gioco, tutti insieme. E salviamo l’Italia, i suoi risparmi, i suoi valori. Il suo futuro", sottolinea il senatore del Pd. "Dopo il 4 marzo noi siamo stati seri e abbiamo detto: riconosciamo la sconfitta, tocca a loro. Loro non sono stati capaci. O hanno avuto paura. Perché è facile promettere la luna in campagna elettorale, ma quando arriva la responsabilità di governare è più comodo scappare. Il disastro di questi giorni ha due responsabili: Salvini e Di Maio. Ma il conto lo pagano e lo pagheranno le famiglie italiane" scrive Renzi nella enews. "Ipotizzare l’uscita dall’Euro, con un piano B studiato anche dal candidato ministro, ha creato un disastro finanziario per l’Italia. L’ipotesi di non restituire 250 miliardi di Euro di debito pubblico, l’idea di creare una sorta di moneta parallela ha dato l’idea di un Paese allo sbando -scrive ancora il senatore del Pd - Il presidente della Repubblica ha esercitato le sue prerogative costituzionali come tutti gli altri suoi predecessori hanno fatto in più di una circostanza e io ne sono testimone anche personale. La Costituzione va almeno letta". Renzi sottolinea ancora: "Di Maio ha proposto la messa in stato d’accusa del presidente Mattarella. Lo ha fatto dopo aver ripetuto per tutta la settimana che sui ministri 'decide il presidente della Repubblica'. Che cosa è accaduto? Perché Di Maio ha cambiato idea? Tutto nasce con Salvini che scrive su Facebook 'Sono davvero arrabbiato' e Di Maio si affretta a mettere il 'Mi piace'. Più che la Terza Repubblica, questi due sembrano in terza media".