Endorsement a sorpresa
Eugenio Scalfari lancia Roberto Maroni premier: "Circola quest'ipotesi. Perché è una buona soluzione"
Nella sua consueta lenzuolata domenicale su Repubblica, Eugenio Scalfari lancia un appello a Luigi Di Maio e Matteo Salvini: "Un nome credibile per Mattarella". Insomma, il fondatore si auspica che domani, lunedì, al Quirinale i due leader presentino al capo dello Stato un nome potabile per il prossimo governo. Ma oltre all'appello, da parte di Scalfari arriva anche un inatteso endorsement: il nome nel quale spera, arrivati a questo punto, è quello di Roberto Maroni. Lo stesso Maroni che, si dice, aveva mollato la Lombardia per un ruolo nel governo, possibilità che però sarebbe sfumata a causa del sorpasso della Lega su Forza Italia. Leggi anche: L'indizio del vice di Salvini sul prossimo premier Quello di Scalfari, però, non è soltanto un endorsement. Infatti scrive: "Ho già detto che circola una voce secondo la quale, tra i vari nomi che gli sono stati proposti da Di Maio e tra quelli che il nostro presidente ha in mente, ce ne sarebbe uno che ha notevole interesse. Non sono in grado di dire che quella voce in circolazione sia attendibile, ma se ne parla e quindi questa volta posso citarla perché il mio mestiere di giornalista mi consente di farlo". Insomma, il nome di Maroni sarebbe sul tappeto. La conferma arriva nella frase successiva: "La voce in questione ha il nome di Roberto Maroni". Difficile che possa spuntarla, però, perché anche dalla Lega sono arrivate conferme circa il fatto che il nome del premier che verrà indicato sarà quello di una persona più vicina ai grillini. Ma tant'è, Scalfari prosegue: "Di persone come Maroni ce ne sono molte e anche migliori di lui. Il suo solo vantaggio è che ha vissuto per vent'anni almeno con la Lega e per la Lega, e questo metterebbe in qualche difficoltà Salvini, anche perché tra i due non c'è alcuna empatia". Scalfari, insomma, lancia Maroni. Lo fa però in ottica anti-Salvini: per il fondatore di Repubblica, sarebbe la persona giusta per mettere "in qualche difficoltà Salvini". Difficile, insomma, che Bobo sia davvero un'opzione percorribile.