Toh che caso

Governo, la piattaforma Rousseau va in tilt: intoppi e polemiche sulle votazioni grilline

Gino Coala

È caos sulle votazioni degli iscritti certificati del Movimento Cinque Stelle sul contratto di governo. A metà pomeriggio il sito della piattaforma Rousseau è diventato irraggiungibile, almeno fino alle 19. I problemi però erano iniziati già poche ore l'apertura alle 10 delle operazioni di voto, quando diversi iscritti hanno tentato di votare senza riuscire a portare a termine la procedura. Leggi anche: Di Maio perde un ministro: chi lo molla prima che cominci il governo Gli intoppi tecnici, come ricorda Giornalettismo, erano accaduti anche durante le Parlamentarie, prima delle elezioni del 4 marzo. Stavolta Luigi Di Maio non ha potuto minimizzare più di tanto il problema: "So che su Rousseau le votazioni vanno un po' a rilento - ha detto con un imbarazzante eufemismo su Facebook - ma questo perché siamo in tanti che vogliamo votare e questo software lo sviluppiamo anche grazie alle vostre donazioni. È un software che non prende soldi pubblici". Di Maio però dimentica che a finanziare Rousseau sono gli stipendi dei parlamentari, che fino a prova contraria devono il proprio reddito al denaro pubblico. Ma sono dettagli: anche stavolta le votazioni grilline procedono a singhiozzo, il che potrebbe rendere necessario uno slittamento della chiusura prevista per le 20 del 18 maggio.