Occhio alla sorpresa

Governo, Luigi Di Maio e Matteo Salvini: "Noi possiamo stare fuori". M5s, avanza un nome per il premier

Giulio Bucchi

"Sia io che Matteo Salvini siamo pronti a stare fuori, se serve". Luigi Di Maio annuncia l'ennesima svolta nella travagliata, lunghissima trattativa di governo tra M5s e Lega. Il leader grillino e quello leghista, al di là degli annunci, ambirebbero comunque entrambi a una posizione di rilievo nella squadra, da vicepremier o ministri di peso. Su Palazzo Chigi, però, si chiude la pista del "premier terzo" tecnico e oltre alla staffetta ("Sui nomi stiamo discutendo", ammette Di Maio) si fa strada un'altra ipotesi, quella di un esponente dei 5 Stelle. Secondo alcuni retroscena, il nome che circola più insistentemente è quello di Alfonso Bonafede. Ma il partito di via Bellerio avrebbe avanzato la richiesta di un presidente del Consiglio non schierato con M5s. Il Movimento, forte del suo 32% contro il 17% della Lega, insiste su un tesserato 5 Stelle. Leggi anche: Di Maio. proprio lui. Schiaffo agli italiani: sapete che ministero vuole? Sui ministri, Salvini ha rivendicato poi per la Lega i dicasteri di Interno e Agricoltura. I due leader, infine, hanno garantito che la presenza nel contratto dei temi cari ai loro partiti. In particolare, Salvini ha confermato che è stata raggiunta una intesa per "smontare" la legge Fornero. Sulle critiche del Financial Times, il segretario del Carroccio ha tagliato corto: "Meglio barbari che servi che svendono la dignità".