Chi non capisce
Governo, Sergio Mattarella sconcertato da Luigi Di Maio e Salvini: l'ultimo gesto che lo ha fatto esplodere
La pazienza di Sergio Mattarella è molto vasta, ma non è infinita. Luigi Di Maio e Matteo Salvini non sembrano curarsene, soprattutto dopo che alle ultime consultazioni sono saliti al Colle senza lo straccio di un accordo definitivo. I due non solo non sono riusciti a trovare un nome condiviso da proporre per palazzo Chigi, ma quel che ha sconcertato più di tutto il Capo dello Stato è stata l'intenzione grillina di sottoporre il contratto di governo al voto degli "iscritti certificati". I leghisti hanno seguito a ruota, nel weekend apriranno migliaia di gazebo per le piazze d'Italia dove si potrà votare una sorta di referendum. Leggi anche: Di Maio anti-costituzionale: "Premier e ministri...", follia totale E intanto sui nomi continua il valzer di personaggi mandati avanti come fossero noccioline, mentre leghisti e grillini lanciano votazioni senza potrerle legare a un premier. Come riporta un retroscena di Repubblica, è una di quelle mosse che ha spinto Mattarella vicinissimo "a un punto di rottura" con il leader grilino e quello leghista. Quel che più turba il Quirinale è che in apparenza ai due leader sembra sfuggire quale sia il ruolo del premier, tenendone la nomina in secondo piano rispetto "allo schema di programma". Di Maio ne fa un vanto, dice di aver ribaltato i vecchi rituali. Peccato però che l'ordinamento italiano preveda che, in caso di problemi, il presidente del Consiglio debba riferire al Presidente della Repubblica e non ai partiti. Cioè proprio quella "degenerazione" della politica che i grillini dicevano di combattere. Ma si sa, solo gli stupidi non cambiano mai idea.