Quirinale di fuoco

Bruno Vespa, la domanda di Sergio Mattarella a Luigi Di Maio: "Ma è vero che Alessandro Di Battista..."

Andrea Tempestini

Un "appello al buonsenso", quello firmato da Bruno Vespa sulla prima pagina de Il Giorno. Si rivolge, ovviamente, ai partiti in vista delle consultazioni-flash di lunedì al Quirinale. E il buonsenso dovrebbe portare a un accordo di governo, per creare un gabinetto in grado almeno di sbrigare gli affari correnti e decisivi per l'immediato futuro economico del Paese. Ma nell'editoriale non c'è solo un appello, ma anche una ricostruzione di quanto accaduto nei due mesi che hanno seguito le elezioni. E Vespa si chiede: "Ma gli hanno detto sempre la verità? Forse no". Si riferisce ai leader dei partiti e a Sergio Mattarella, al quale i primi avrebbero mentito. Leggi anche: "Nulla è scontato...": Bruno Vespa, l'ultima profezia sul governo Dunque, mister Porta a Porta prosegue: "Mattarella non ascolterà, ma chiederà. Non conosciamo ovviamente le sue domande, ma proviamo ad immaginare. È vero che Salvini avrebbe mollato Berlusconi se Di Maio avesse rinunciato a palazzo Chigi?", avanza il sospetto. Insomma, Vespa non ne appare così convinto. E ancora: "È vero che Renzi ha spinto per la trattativa con i Cinque Stelle più di quanto non si immagini lasciando abboccare Di Maio per poi bruciarlo insieme a Martina?". Una domanda, quest'ultima, che apre scenari davvero interessanti e quasi inesplorati. Dunque vi è un ultima domanda: "Ed è vero che in nessun accordo di governo Di Maio ha mai ceduto di un millimetro sulla propria candidatura a palazzo Chigi, temendo di essere massacrato da una rivolta interna guidata da Fico e Di Battista?". Potrebbe dunque essere questa la ragione per la quale Di Maio non ha mollato di un millimetro. Ragione che ha ben poco a che fare con la presunta purezza grillina. "Probabilmente - sottolinea Vespa - tutti i leader risponderebbero no a queste domande, ma Mattarella ha bisogno di sgomberare il tavolo da ogni equivoco per prendere atto una volta per tutte che un governo politico non è possibile".