Italia nella palude

Sergio Mattarella furioso, il retroscena: "Molesti e irresponsabili". Cosa c'è dietro la mossa di nuove consultazioni

Giulio Bucchi

Il messaggio di Sergio Mattarella ai partiti, l'accelerazione sul nuovo giro di consultazioni, tutte in poche ore lunedì prossimo, tradisce lo stato d'animo del presidente della Repubblica. Due mesi di nulla di fatto, di stallo, quasi si presa in giro da parte dei leader. Un atteggiamento che il quirinalista del Corriere della Sera Marzio Breda definisce, dal punto di vista del Colle, "molesto e irresponsabile". Dunque, ora, il Capo dello Stato prenderà la situazione in mano. Leggi anche: La Russa e Giorgetti, la mossa per "fregare" Mattarella Le ipotesi sul tavolo sono tutte complicate: preincarico a un leghista (Matteo Salvini? Giancarlo Giorgetti?) per un governo di centrodestra con i voti decisivi del Pd, o di parte di esso. Prima però la Lega deve ufficialmente far rientrare il veto sui dem. Difficile. Escluso il ritorno alle urne in estate, con la manovra finanziaria e l'aumento dell'Iva da scongiurare e una legge elettorale da rifare per evitare la ripetizione della palude, prende così piede l'idea di un governo di tregua per portare l'Italia sì al voto, ma a dicembre. Papabili per il ruolo di premier, in questo caso, Paolo Gentiloni o, scrive Breda, "un'altra personalità che risultasse largamente condivisa". La condizione necessaria, però, è che tutti facciano un passo indietro su veti e ambizioni personali e uno avanti su quello della "responsabilità".