L'appello del candidato grillino
Luigi Di Maio, lettera al Pd: "Ecco i punti in comune"
Luigi Di Maio lancia al Pd un "appello" per la realizzazione di un programma di governo. Il leader del Movimento Cinque Stelle lo fa con una lettera al Corriere della Sera. Lavoro, tasse, sanità, vitalizi, immigrazione e altro ancora sono i punti in comune tra M5S e Pd. "In comune c'è la revisione del Regolamento di Dublino e l’equa ripartizione dei migranti tra tutti i Paesi dell’Unione europea", sottolinea Di Maio mettendo a confronto i programmi che, scrive, "per noi valgono nel momento in cui si dimostra di volerli realizzare". Leggi anche: Il big grillino smaschera Di Maio sull'accordo col Pd. "Noi e la Lega...". Boom, viene giù il M5S / Foto Il capo politico dei 5 Stelle parla sempre di un contratto, che "servirà a mettere nero su bianco le azioni immediate per migliorare la qualità della vita degli italiani", e ribadisce quindi che "non si tratta di alleanze". "Sul lavoro si può partire dal salario minimo orario, obiettivo condiviso anche dal Pd, stando al loro programma", scrive ancora Di Maio ricordando come sul "capitolo tasse" il "fine è lo stesso, un’intesa si può trovare". Quanto alla "sanità pubblica. A quanto risulta dal programma, il Pd scrive nero su bianco di voler ridurre le ormai lunghissime liste di attesa. Siamo d’accordo". "In tema di giustizia, entrambi vogliamo semplificare e ridurre i tempi dei processi attraverso l’applicazione del rito del lavoro e investendo nella digitalizzazione anche in ambito penale. Facciamolo!", continua Di Maio che annovera tra i punti in comune anche la riforma del sistema penitenziario, "l’interdizione perpetua dai pubblici uffici per i condannati in via definitiva e una modifica sostanziale della prescrizione. Un capitolo a parte riguarda la legge sul conflitto di interessi che il Paese aspetta da troppi anni. Infine i costi della politica e l’efficienza della Pubblica amministrazione". "I tagli agli sprechi sono un nostro storico cavallo di battaglia, e il programma del Pd prevede il ricalcolo dei vitalizi col metodo contributivo", sottolinea il capo politico dei 5 Stelle che conclude: "Questa è la strada che stiamo seguendo e gli obbiettivi che vogliamo raggiungere. Se si può fare qualcosa di buono per l’Italia e mettere finalmente i cittadini al primo posto, noi ci siamo, perché il Movimento 5 Stelle è nato per fare gli interessi degli italiani, oltre gli steccati ideologici e oltre le vecchie logiche di potere".