Il "non detto"

Governo M5s-Lega, così Luigi Di Maio ha fatto saltare all'ultimo il patto tra Davide Casaleggio e Giancarlo Giorgetti

Giulio Bucchi

Il patto tra Davide Casaleggio e Giancarlo Giorgetti era già stato apparecchiato, il governo M5s-centrodestra a un passo. Poi Luigi Di Maio ci ha ripensato, mandando tutto all'aria. L'accordo, scrive il Corriere della Sera, prevedeva che Di Maio, dopo l'incontro con la presidente del Senato Elisabetta Casellati, facesse un'apertura sulla "verifica di compatibilità dei programmi", per far emergere i punti di contatto tra Movimento e centrodestra. Leggi anche: Retroscena, l'ora di buco in cui Di Maio ha cambiato idea "Il non detto è che a quella verifica - sottolinea il Corsera -  avrebbero dovuto partecipare anche i capigruppi di Forza Italia e Fratelli d'Italia", antipasto del futuro governo. Ma è su quel punto che è saltato tutto, perché Di Maio, pur preferendo un governo con Salvini e non con il Pd, si è visto pressato dai suoi, terrorizzati di un asse con Berlusconi indigeribile dallo zoccolo duro grillino, dentro e fuori dal Parlamento. E ora la palla passa a Salvini: ricucire con Silvio Berlusconi o andare avanti da solo, mettendo in conto conseguenze pesanti anche nelle amministrazioni locali guidate insieme a Forza Italia.