Attacco di panico

Marco Travaglio, il terrore puro: "Se si fa il governo M5s-Lega, Di Maio verrà linciato in piazza"

Giulio Bucchi

Un atto di fede. Marco Travaglio, che dal 5 marzo sul Fatto quotidiano tira l'acqua al mulino di un governo M5s-Pd pur di non dovere chiudere un occhio su Silvio Berlusconi alleato di governo dei 5 Stelle, dopo la grande intesa tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini sulle presidenze di Camera e Senato non nasconde il terrore. Intervistato dalla Stampa, pur di scongiurare un governo Lega-M5s arriva alle minacce fisiche: "Conviene sia a Salvini che a Di Maio chiudere qui questa collaborazione istituzionale. Se facessero un governo insieme, i 5 stelle sarebbero linciati sulla pubblica piazza. Luigi Di Maio diventerebbe l'uomo più scortato d'Italia. E poi hanno due programmi costosi e incompatibili: non si può pensare di realizzare contemporaneamente la flat tax e il reddito di cittadinanza". Leggi anche: "Come ucciderebbe Berlusconi", un sanguinario Travaglio su Salvini Anche se non ci fosse il Cav di mezzo, suggerisce Travaglio, l'accordo sarebbe impossibile: "Il M5S ha una gran parte di elettori fuggiti dal Pd, che vedono Salvini come fumo negli occhi. Il M5S rischierebbe di perdere non solo voti, ma anche parlamentari eletti al Sud". Il voto alla Casellati in Senato danneggerà il Movimento? "Se si ferma qui no, gli elettori di Grillo, che sono visceralmente anti-berlusconiani, sanno distinguere una divisione di cariche istituzionali da un eventuale accordo di governo. Non oso neppure immaginare Di Maio discutere di programma e ministri con la Lega".