Trame, retroscena e sospetti
Matteo Salvini e Lega, Umberto Bossi l'unico a non votare la Bernini. "Errore", ma va da Berlusconi: bomba atomica
Qualcosa di più di un indizio. Umberto Bossi è l'unico senatore tra i 58 della Lega che non ha votato per Anna Maria Bernini presidente nella terza tornata. Tra tante schede bianche, sono stati 57 i voti per la senatrice di Forza Italia proposta da Matteo Salvini che sta portando alla rottura tra il Carroccio e Silvio Berlusconi. "Avrebbe scritto il nome della senatrice azzurra con mano tremante, quindi è stata annullata per questo", spiegano dal gruppo della Lega, smentendo "defezioni". Un errore di calligrafia, insomma. Eppure, dopo qualche minuto, filtra un'altra notizia: Bossi è a Palazzo Grazioli per incontrare Berlusconi, insieme agli altri esponenti di Forza Italia. Leggi anche: "Perché Salvini non troverà l'accordo con Di Maio", profezia Bossi Qualche ora prima, il Senatùr aveva tuonato dalle colonne del Corriere della Sera: "Salvini e Di Maio? Chi si assomiglia si piglia, ma noi non possiamo andare con quelli là. Per il Paese sarebbe un salto nel vuoto. La ricetta dei Cinque Stelle ci riporta alla cassa del Mezzogiorno. E invece dobbiamo subito intervenire perché l'Italia è seduta su tre bombe atomiche. Il sistema pensionistico, i giovani e la sanità". "Io avrei trattato molto più con la sinistra che con i 5 Stelle. Perché li conosciamo. Perché sappiamo che cosa è il Pd. Perché ci aiuterebbero a portare a casa l'autonomia", spiegava Bossi. Che parlerà di questo con Berlusconi: "Gli dirò che bisogna guardare di più al Pd. E poi ho in testa un modo per uscire dall'impasse in cui ci troviamo". Sibillino.