Il più odiato di tutti

Matteo Renzi, il retroscena di Minzolini: "La telefonata di Anna Finocchiaro per farlo fuori dal Pd"

Giulio Bucchi

Altro che dimissioni, l'obiettivo nel Pd è quello di cancellare Matteo Renzi una volta per tutte. Sul Giornale Augusto Minzolini, in arte Joda, riporta il contenuto di una telefonata avvenuta mercoledì tra Anna Finocchiaro, ministro in carica e anti-renziana di ferro, e una vecchia amica, "già dirigente di primo piano dei Ds in Umbria". "Se Maurizio Martina ha le palle - le spiega la Finocchiaro -, dimettiamo Renzi lunedì in direzione. Tanto nella direzione ce la facciamo, visto che è pieno di dirigenti che non ha inserito nelle liste". La partita è complicata, perché si inserisce anche nel quadro generale del futuro governo. Leggi anche: "Renzi finito? No, è...", la bomba della Ghisleri Un Pd "de-renzizzato" aprirebbe la strada gradita al Quirinale di un esecutivo M5s-Pd (e LeU). Renzi però si è messo di traverso, annunciando le dimissioni ma tenendo duro per qualche altra decisiva settimana: "Io ora mi dimetto - si è confidato coi suoi Renzi, secondo quanto riporta Minzolini -, ma resterò nella stanza del segretario fino a metà aprile, quando si svolgerà l'assemblea nazionale per decidere il futuro del partito. Sempre che non ci sia un rinvio. Farò il semplice senatore, ma deciderò i due capigruppo. E, comunque, se nell'assemblea nazionale riproponessero l'idea di un'alleanza con i grillini, il Pd si spaccherebbe e la maggioranza dei gruppi parlamentari non seguirebbe il partito".