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Mario Monti, Berlusconi e Renzi hanno aiutato il trionfo di Salvini e Di Maio

Giovanni Ruggiero

A Mario Monti non è mai andato giù il fallimento del suo governo, tanto che a distanza di anni riesce ancora a tirarlo in ballo senza mai cedere a un barlume di autocritica. Quell'esperienza è ricordata dagli italiani come un incubo, per l'ex premier in loden invece il più grande complotto contro di lui, in un surreale ribaltone dei ruoli confessato in un'intervista alla Stampa. Leggi anche: Monti senza vergogna: "Perché gli italiani mi maledicono" Monti analizza l'ultima campagna elettorale e cercando i motivi del risultato elettorale, trova una rassicurante, almeno per lui: "La campagna elettorale è stata una lotta tra populisti. Due populisti venuti dal basso, Di Maio e Salvini, apparsi più freschi e genuini, hanno sconfitto due populisti più consolidati nel sistema, un po' logori e meno credibili: il padre storico di tutti i populisti, Silvio Berlusconi. E Matteo Renzi, che perfino a Palazzo Chigi aveva praticato un suo populismo contro l'Europa".