La resa dei conti

Niccolò Ghedini, la fronda in Forza Italia che lo attacca. Il big sotto anonimato: "Ha favorito la Lega"

Andrea Tempestini

Per la prima volta, nel mirino di Forza Italia ci finisce Niccolò Ghedini. Il punto, come vi avevamo già spiegato, è che il una parte del partito lo accusa per la errata compilazione delle liste elettorali, di cui è stato il primo artefice. Liste che, forse, avevano qualcosa che non andava: lo dimostra il risultato ottenuto da Forza Italia il 4 marzo, sotto alle aspettative e, soprattutto, inferiore a quello ottenuto dalla Lega. Ad Arcore, si sussurra, anche Silvio Berlusconi in questa occasione avrebbe qualcosa da ridire sul lavoro di Ghedini. Leggi anche: Sgarbi rivela a Libero: "Come mi prendo Forza Italia" Ma, si diceva: le polemiche contro l'avvocato. Ora gli si imputa il suo eccessivo protagonismo nello scegliere i futuri parlamentari azzurri, tanto che - ai tempi - Gianni Letta avrebbe in qualche occasione disertato il tavolo dei lavori. E contro Ghedini, secondo quanto scrive il Corriere della Sera, si fa strada un'accusa ingenerosa: quella di aver favorito in un qualche modo la Lega, strizzando così l'occhio a quello che è oggi si sta imponendo come leader del centrodestra, Matteo Salvini. E ancora, gli viene rimproverata l'idea della "quarta gamba", quel Noi con l'Italia-Udc che, nei fatti, ha fallito. Un azzurro di peso, che sceglie l'anonimato, commenta sempre con il Corsera: "Metà partito non accetta più il suo ruolo". E ancora, un'altra fonte - sempre anonima - spende altre parole pesantissime: "Non penso stia cercando di farsi la corrente. D'altronde non ne ha nemmeno bisogno perché se sei il capo di Forza Italia...". Pesantissime perché il "capo", a giudizio dell'anonimo, sarebbe proprio Ghedini. E lui? Attende, aspetta che passi la tempesta, come già ha dovuto attendere in passato. Può contare su un rapporto privilegiato con Berlusconi, che continua a volerlo al suo fianco, senza sentirsi minimamente tradito. Ghedini, il consigliere che vive nell'ombra, presto tornerà. C'è da scommetterci.