Comandano loro

Silvio Berlusconi, euro-golpe: vergogna a Bruxelles, "risentimento" per la scelta del Cav

Giulio Bucchi

A Bruxelles e Strasburgo già si parla di "risentimento eurocratico". Il commento-retroscena di Marcello Sorgi sulla Stampa dà la misura di come l'Europa stia osservando (da vicino) gli ultimi sviluppi della politica italiana. La scelta di candidare premier Antonio Tajani, scrive Sorgi, ha indispettito non poco i vertici dell'Unione europea. Leggi anche: Tajani, che lezione ai grillini. Quanti soldi ha restituito Silvio Berlusconi vuole portare a Palazzo Chigi l'Italiano più influente fuori confine, presidente dell'Europarlamento fino al prossimo anno. Se le cose andranno come spera il Cav, Tajani per qualche settimana sarà a mezzo servizio a Strasburgo e poi saluterà tutti anzitempo, come quasi sicuramente dovrà fare anche Gianni Pittella, il big italiano dei socialisti europei candidato con il Pd e che aveva conteso allo stesso Tajani la prestigiosa euro-poltrona come rappresentante del nostro Paese. Un doppio segnale, la candidatura dei due, che fa temere all'Europa secondo Sorgi una diminuzione di prestigio delle istituzioni europee in Italia. Certo, il bicchiere può essere visto anche mezzo pieno: far diventare premier Tajani, tra i leader del Ppe, sarebbe garanzia di rapporti perlomeno cordiali e collaborativi tra Roma e Bruxelles. Ma per il momento la sensazione è che i vertici Ue non la vedano affatto così.