Il retroscena

Laura Boldrini, partiti in agitazione su chi verrà dopo di lei alla Camera

Eliana Giusto

Oltre alla preoccupazione per quale sarà il prossimo governo, i partiti hanno un altro problema che riguarda il post voto: la presidenza delle due Camere. Infatti, soltanto una volta assegnate, le consultazioni al Quirinale potranno iniziare. Il timore, però, riporta La Stampa in un retroscena, è che quando i deputati si riuniranno a Montecitorio per scegliere la terza carica dello Stato, ovvero la persona che prenderà il posto di Laura Boldrini, possa crearsi una situazione di totale stallo con franchi tiratori, consultazioni sospese e italiani furibondi. Leggi anche: Alessandra Ghisleri, il giudizio tombale: "Cosa succederà una settimana dopo il voto" Il problema si porrà alla Camera e non al Senato dove dopo tre tentativi a vuoto di eleggere il presidente scatta il ballottaggio. Alla Camera infatti con la quarta votazione il quorum scende alla metà più uno dei deputati presenti, e da quel momento l'aula prosegue a oltranza. In settant'anni di storia repubblicana non ci si era mai trovati in una situazione del genere perché era pacifico che un ramo del Parlamento andasse alla maggioranza e un altro all'opposizione. Ma dopo il 4 marzo è facile prevedere che questo metodo non potrà essere seguito.