La settimana nera
Matteo Renzi, il ribaltone: altro che morto, guarda i sondaggi e gode. "Ora li massacriamo"
"Se volete il fango risponderemo colpo su colpo". Matteo Renzi passa alle minacce: nella "settimana nera" del Pd, travolto dai tragici fatti di Macerata, il segretario si aggrappa a due piccole, positive notizie per ribaltare l'inerzia con il Movimento 5 Stelle. I grillini sono stati accusati di aver copiato il proprio programma proprio da quello dei dem, una "bombetta" sparata nel pieno della campagna elettorale e che potrebbe creare qualche grattacapo a Luigi Di Maio. L'obiettivo mediatico di Renzi è sempre lui, perché sondaggi alla mano la coalizione di centrodestra è irraggiungibile, al 37 per cento. Il Pd se la giocherà con il M5s, con l'obiettivo non tanto di tornare a essere il primo partito (difficile) ma quello di confermarsi come la forza con più seggi in Parlamento. Miracolo? Forse, ma se si realizzerà Renzi dovrà ringraziare la legge elettorale e i suoi bizzarri meccanismi. Leggi anche: Il sondaggio di Mentana, l'effetto Macerata spappola il Pd Al Nazareno però, rivela il Quotidiano nazionale, sembrano rifiatare proprio guardando i sondaggi: settimana nera, appunto, perché per tutti l'onda nera del caso Pamela Mastropietro-Luca Traini sfavorisce soprattutto il centrosinistra. Eppure, riflettono i vertici Pd, il partito democratico tiene in tutte le rilevazioni, o meglio non crolla: 23,7% per Swg, 23,8% per Index Research, 23% per Emg (il più severo). Male, ma poteva andare peggio. E il fatto che la coalizione resti stabile al 28% fa contenti tutti. In tempi di vacche magre, meglio accontentarsi.