sicilia

Pd: Crocetta, bene Raciti e ribelli, o partito cambia o noi fuori

Palermo, 2 feb. (AdnKronos) - "O cambia il partito oppure cambiamo partito. Non c'è alternativa. Dopo il 5 marzo ci aspettiamo una discussione franca che vada al di là delle correnti. Tutte, non solo l'area Orlando o Emiliano, sono state umiliate nella composizione delle liste, che sono quelle del capo e non certo del Pd". A dirlo all'Adnkronos è l'ex governatore siciliano, Rosario Crocetta, tagliato fuori dalle candidature alle Politiche del 4 marzo, all'indomani dello strappo dentro il partito che ha portato quattro dirigenti - componenti della segreteria regionale - a rimettere il mandato. Antonio Rubino, Carmelo Greco, Antonio Ferrante, Salvatore Graziano hanno dato vita ai 'partigiani del Pd', un movimento in dissenso con "il modello padronale del partito". "Hanno fatto bene - dice adesso Crocetta che nei giorni scorsi durante un incontro con la stampa ha duramente attaccato le scelte del partito per il prossimo appuntamento elettorale -. Così come ha fatto bene Raciti (il segretario regionale del Pd siciliano, ndr) ad annunciare le proprie dimissioni. E' allucinante che si sia trovato sopra nelle liste Boschi. Siamo davanti a un partito irriconoscibile, che non ha tenuto in nessuna considerazione gli organismi regionali nella composizione delle liste. Non era mai successo che ci si trovasse davanti delle liste che non erano state precedentemente discusse con gli organismi del partito. Quello che è stato cancellato, non è solo il Pd ma l'idea stessa di partito - conclude Crocetta - che è fatto di organismi e strutture che devono essere consultate nella composizione delle liste".