Liste azzurre

Silvio Berlusconi, no a personaggi sopra le righe candidati con Forza Italia

Matteo Legnani

Sono stati cinque giorni di fuoco ad Arcore. Telefonate, negoziati, pressioni, gente che (come, pare, Gianfranco Rotondi) s'è presentata di persona alla residenza di Silvio Berlusconi dicendo che non se ne sarebbe andata prima di ottenere udienza. Finche, venerdì, il leader di Forza Italia ha spedito a Roma la dirigenza, restando in contatto telefonico. Il tutto, come riporta il quotidiano La Stampa, per mettere a punto liste abbastanza "normali", anche un po' grige in cui, a parte Vittorio Sgarbi, non si incontrano personaggi troppo "sopra" le righe. Circa un terzo di quanti verranno eletti sono parlamentari uscenti; un altro terzo quadri del territorio; e l'ultima fetta è società civile. Insomma, anche da questo punto di vista, il criterio seguito è stato quello non di "stupire", com'era forse nelle corde berlusconiane dello scorso decennio, ma tranquillizzare un elettorato che di sorprese, in questi anni, ne ha avute abbastanza. Leggi anche: Silvio lascia fuori l'ex "big" ma candida la nipote-miss