Lo scenario horror
Matteo Renzi, l'accusa di Ugo Sposetti dopo la chiusura delle liste: "È un delinquente seriale"
Matteo Renzi è riuscito a toccare con successo ben due obiettivi con la composizione delle liste dei candidati Pd. Il primo è stato quello di piazzare tutti i fedelissimi in posizioni ad alta probabilità di elezione, il secondo - abbastanza prevedibile - è quello di far infuriare decine di parlamentari uscenti e aspiranti candidati, colpevoli solo di appartenere a correnti della minoranza del partito. Sui social è tutto un pullulare di indignazioni e lagne, ma c'è chi va dritto al cuore della questione, come l'ex tesoriere dei Ds, Ugo Sposetti, già tiratosi fuori dalla corsa elettorale ben prima dell'ultima tribolata Direzione del partito. Al Fatto quotidiano, Sposetti ha detto chiaro e tondo cosa pensa del segretario Pd: "Renzi - ha tuonato - è un delinquente seriale. Ora facciamo la campagna elettorale per il Pd, dopo il 4 marco però ci occuperemo della delinquenza". Leggi anche: Renzi scaricato dalla candidata vip: niente da fare, non vuole saperne Più che per se stesso, ormai fuori dai giochi, l'ex senatore sarebbe più preoccupato per il futuro del partito, considerando che già i sondaggi danno quasi per spacciato il partito renziano: "Il tema è generazionale. Dopo quello che ho detto - ha aggiunto Sposetti - ho ricevuto molte telefonate di sostegno da ragazzi sotto i trent'anni. Questo significa che se le cose vanno male, per la sinistra è finita per almeno un paio di generazioni. Io ho 71 anni, sono stato eletto la prima volta negli anni '70, la mia casa è questa e non la cambierò. Quindi andiamo avanti, ma i giovani li stiamo perdendo".