Liste vergogna

Matteo Renzi, l'umiliazione in un sms alle tre di notte: "No, lì non ci vado", Pd da barzelletta

Giulio Bucchi

Nel disastro delle liste Pd, tra chi parla di "regolamento di conti" da parte del segretario Matteo Renzi, con una minoranza schiacciata e praticamente esiliata dai seggi sicuri e un ministro Andrea Orlando, ovviamente, definito "furioso", spicca l'umiliazione inflitta via sms a Gianni Cuperlo. Leggi anche: L'escluso clamoroso, il ministro fuori dalle liste Pd L'ex dalemiano, uno dei padri nobili della sempre più inesistente minoranza dem, ha rinunciato al seggio di Sassuolo in cui era stato letteralmente paracadutato. "Sono stato avvisato alle tre del mattino con un messaggino - ha spiegato -. Ma io non c'entro con quelle zone". Gesto nobile, in un partito sempre più disperato e con parlamentari che pur di rimanere tali accettano di essere candidati ovunque. Poco male, Renzi sembra aver già fatto di necessità virtù recuperando, proprio a Sassuolo, come anticipa il Corriere della Sera, uno degli esclusi eccellenti, il ministro Claudio De Vincenti, sul cui siluramento aveva giurato essersi trattato solo di una "incomprensione".