Parla la ministra

Beatrice Lorenzin: "Io candidata in Lazio? Non posso escluderlo"

Eliana Giusto

"Nicola Zingaretti aveva annunciato pubblicamente che la sua coalizione andava da Pietro Grasso a Lorenzin. Poi Leu ha messo un veto chiedendo discontinuità con il governo Gentiloni e il presidente della Regione Lazio ha deciso di subirlo. È stata un'operazione sinistra-sinistra. Oltretutto, Leu è fuori dalla maggioranza… È un fatto molto grave". Beatrice Lorenzin in una intervista a il Corriere della Sera risponde sulla decisione di Zingaretti di allearsi con LeU e non con Civica Popolare: "Nessun segnale - sottolinea - Anzi, stavamo lavorando insieme per un progetto ambizioso. Adesso sono molto preoccupata per i problemi seri della sanità laziale. Pensavo di poter dare una mano nella gestione del post commissariamento". Leggi anche: La Lorenzin si incarta e Travaglio se la ride "Qui non si tratta di incomprensioni sul programma - insiste la ministra - è una questione politica. Si è colpito me per colpire altri. Peccato che Zingaretti abbia deciso di farlo sulla pelle dei cittadini invece che in una segreteria di partito". E dunque in Lazio si andrà da soli, perché "vogliamo continuare a dare spazio culturale e politico a un'area riformatrice e moderata". Il candidato? "Stiamo valutando. Dovremo realizzare in un mese e mezzo quello che gli altri stanno preparando da anni". E non esclude di essere lei stessa la candidata: "Non posso dire né sì né no. Ci serve un candidato forte. Io vorrei dedicarmi al Lazio, ma anche all'Italia".