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Antonio Tajani, la lezione al francese Moscovici: "Non parla a nome dell'Ue, lui è stato inopportuno"

Giovanni Ruggiero

Il socialista Pierre Moscovici è riuscito a far perdere le staffe anche a uno come il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, considerato a buon ragione un moderato. Il commissario francese ci ha tenuto a far sapere agli italiani che un'eventuale vittoria di "forze populiste" alle prossime elezioni politiche metterebbe a rischio la stabilità dell'Europa stessa. Un'opinione assolutamente non richiesta, anzi a sentir Tajani a Radio anch'io su Radio1 neanche tanto gradita: "È un commissario socialista francese - lo ridimensiona subito Tajani - non parla a nome dell'Unione europea". Leggi anche: L'allarme sulle elezioni italiane, cosa può succedere all'Europa Non ci voleva Moscovici insomma per chiarire quale fosse il timore legittimo dell'intero sistema Paese sull'esito del voto: "Che ci sia preoccupazione per l'instabilità è vero, ma credo ci sarà un governo stabile, gli italiani andranno a votare per far contare di più questo Paese". E visto che il francese è avvezzo a dare consigli non richiesti, Tajani lo omaggia ricambiandolo: "Se fossi stato al posto di Moscovici, sarei stato più prudente, non avrei fatto quella dichiarazione nel mezzo della campagna elettorale. Il messaggio dell'Ue non è quello di Moscovici - ha ribadito - le istituzioni europee non devono interferire".