Grillini e sinistra, siete fritti
Berlusconi, Salvini e Meloni siglano l'alleanza ad Arcore: ufficiale, il centrodestra corre unito
Ora è ufficiale: il centrodestra correrà unito, con uno schema a quattro punte. È questo il risultato del vertice durato più di 4 ore tra Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, che si sono incontrati ad Arcore per dar vita al polo del centrodestra. È stata infatti ufficializzata "la composizione della coalizione a quattro con Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia e quarto Polo". Leggi anche: "Silvio salverà l'Italia": chi si converte, dopo anni di insulti Il programma, però, resta da definire nel dettaglio. Si apprende che "due delegazioni comuni si incontreranno già martedì prossimo" per mettere a punto il progetto e lavorare sui collegi elettorali. Salvini, inoltre, ha insistito affinché tra i punti principali del programma ci sia l'annullamento della legge Fornero. Del programma, comunque, emergono le linee guida, che accolgono molte istanze avanzate da Berlusconi: "Meno tasse, meno burocrazia, meno vincoli dall'Europa, più aiuti a chi ha bisogno, più sicurezza per tutti, riforma della giustizia e giusto processo, revisione del sistema pensionistico cancellando gli effetti deleteri della legge Fornero, realizzazione della flat tax, difesa delle aziende italiane e del Made in Italy, imponente piano di sostegno alla natalità, controllo dell'immigrazione". Questi i punti cardine dell'accordo della coalizione che, il prossimo 4 marzo, si presenterà unito alle urne. Tra le altre priorità, l'adeguamento delle pensioni minime a mille euro, il codice di difesa dei diritti delle donne e la revisione del sistema istituzionale col principio del federalismo e del presidenzialismo. Alla fine, dunque, alleanza fu. Lo spauracchio di un centrodestra diviso al voto è stato evitato. Oggi, sondaggi alla mano, la coalizione emersa dal vertice di Arcore è davanti a tutti, anche se manca ancora qualche punto per poter governare senza intese con altre forze parlamentari. Una pessima notizia, dunque, per la sinistra e il Movimento 5 Stelle.